Aston Martin ha preso in considerazione l'idea di unirsi alla Formula 1 nei prossimi anni, ma la società ha annullato tali piani a causa della decisione di Liberty Media di non introdurre motori più potenti.
I proprietari americani della Formula 1, dopo aver preso il comando nel Campionato del Mondo, erano desiderosi di riformare le Royal Races per aumentare la competizione tra le squadre.
Una delle direzioni di questo lavoro erano i piani per introdurre nuove normative sui motori.
Aston Martin ha più volte manifestato interesse a tornare in Formula 1 (le vetture britanniche sono entrate al via del Campionato del Mondo nel 1959-60) come fornitore di motori in caso di modifica del regolamento tecnico.
Ma dopo che i piani di Liberty Media sono stati rimandati a tempo indeterminato, gli inglesi hanno abbandonato le loro intenzioni e continueranno ad essere presenti in F1 esclusivamente come title sponsor della Red Bull.
"Quando le cose stavano per cambiare le regole, abbiamo davvero pensato di creare il nostro motore per la Formula 1", ha dichiarato il CEO di Aston Martin Andy Palmer in un commento a Reuters. "Ma poi Liberty Media ha cambiato le sue intenzioni precedenti e ha continuato a lavorare con il motore attuale, quindi abbiamo annullato i nostri piani".
Attualmente ci sono quattro produttori di motori in F1: Mercedes, Ferrari, Renault e Honda. - e il presidente della FIA Jean Todt ha affermato che la sua priorità è preservare i produttori esistenti, non cercarne di nuovi.
"La mia priorità è assicurarmi di tenerli tutti e quattro", ha detto Todt. - Ho sempre detto che sarebbe stato ingiusto dire loro: "Beh, abbiamo deciso di cambiare tutto, costruiamo nuovi motori".
Ma per quanto riguarda gli investimenti che hanno fatto nel corso degli anni? Vogliamo cambiare completamente le regole per coinvolgere uno o due produttori in più?
Questo è uno dei motivi per cui non c'è stata la rivoluzione del motore. Se manterremo questi quattro produttori, sarà un grande traguardo.
